lunedì 18 giugno 2012

Insolita presenza


Alzo gli occhi e lo vedo. In un angolo, ma c'è. All'inizio pensavo fosse un caso: capita di trovarne, ovunque. Spesso ci sono e non si vedono, ma alcuni indizi ne rivelano la presenza. Pensavo fosse un caso, dicevo. Come una coccinella che volando di qua e di là si ferma un attimo a riposare sulla tua maglietta colorata.
Lui era lì, con le sue otto zampette lunghe, in un angolo, in basso a destra. Fermo per lunghi minuti, poi un rapido spostamento, poi ancora fermo.

Vivo in una grande città, ho uno scooter per spostarmi, per muovermi velocemente, per sfuggire al traffico.
L'altro giorno metto in moto, alzo gli occhi e lui è là. Fermo. In un angolo del parabrezza. 
'Adesso parto e vedrai che scappa', ho pensato. 
Invece no. Lui, fermo, si è goduto tutto il tragitto per l'ufficio. 
La sera ho ripreso lo scooter. Pensavo se ne fosse andato, invece appena ho messo in moto è uscito, si è messo in una posizione comoda e si è goduto vento e spettacolo per tutto il percorso.
E così anche il giorno dopo.
E quello successivo.

Ormai è una settimana che vive dietro al mio parabrezza. Abbiamo fatto amicizia, aspetto che si sistemi prima di partire.

Qualcuno di voi conosce una vecchia trattoria da queste parti? Una di quelle rimaste ferme a tanto tempo fa, un po' dimesse, poco curate, con pochi piatti, poco pulite... Ormai siamo amici, vorrei uscirci una sera a cena, portarlo a spasso per la città e poi fermarmi a mangiare un boccone in una vecchia trattoria, sapete?, di quelle che nella minestra ti fanno sempre trovare una mosca.



Tonnarelli al caffè



Ingredienti
per due persone

200 g di tonnarelli freschi
200 g di ricotta di pecora
100 g di prosciutto cotto
caffè
cardamomo in polvere
sale
olio extravergine di oliva

Preparazione
Preparate un caffè e mettete a bollire l'acqua per la pasta.
In un tegame rosolate a fuoco basso il prosciutto a dadini con pochissimo olio per pochi minuti.
Nel frattempo, lavorate in una zuppiera la ricotta con una punta di cardamomo e due cucchiai di caffè, aggiungendo qualche cucchiaio di acqua calda fino a raggiungere una consistenza cremosa
Lessate i tonnarelli al dente, scolateli e metteteli nella zuppiera, aggiungendo eventualmente altra acqua di cottura.
Impiattate e spolverizzate con un po' di caffè in polvere.

lunedì 11 giugno 2012

Body & Soul

- Adesso basta. Ho fame! - La voce risuonò forte e l'uomo rimase scosso da tanta energia.
- Non se ne parla proprio, adesso, di mangiare. Sai bene come stanno le cose. - Provò a dire, ma il tono tradiva l'indecisione di fondo.
- Cosa credi, che non sia capace di alzarmi per andare a prendere quella tavoletta di cioccolata? Tanto so dove l'hai nascosta. Anzi, prima passo in dispensa per un paio di fette di pane: io adoro pane e cioccolata.
- Per favore, smettila. Nelle tue condizioni la cioccolata ti farebbe male. Per non parlare dei carboidrati. Ma ti sei visto? Sei grasso. Non sovrappeso. Grasso. E cominci ad avere una certa età e il grasso in eccesso aumenta anche i rischi di...
- E basta con 'sti rischi... ma sai che significa aver finito le scorte di zuccheri? Una fatica usare i grassi: lenti ad agire, roba di scorta. Vuoi mettere gli zuccheri? Ti servono e... zac! Li bruci subito.
- Ma il dottore...
- Basta! Basta anche con queste storie del dottore. Ma insomma, chi comanda tra te e me, veramente? Credi di essere tu a governare tutto: pensi, decidi, agisci, controlli... Ma se non ci fossi io non saresti nulla, assolutamente nulla. Un vegetale. Staresti fermo tutto il giorno a pensare, a ripensare, a dare inutili ordini. Non ti muoveresti di un millimetro e se non fosse per me vivresti ben poco... E poi, chissà che vita sarebbe.
- Adesso non esagerare.
- Chi esagera? Pensaci un attimo: sono io che agisco, che faccio quello che voglio o, almeno, quello che riesco a fare. Tu mi servi, verifichi, coordini, poi però ti perdi in quegli inutili pensieri, astratti, impossibili. E vogliamo parlare della memoria? Sprechi il tuo tempo a ricordare luoghi, immagini, persone, suoni, voci: utile? Mah...
- Ne ho abbastanza: falla finita!
- Falla finita tu. Ho assoluto bisogno di pane e cioccolata. E tu non puoi fare nulla per fermarmi.

Il corpo dell'uomo si alzò, prese il pane, la cioccolata e si abbandonò al piacere delle sensazioni tattili, olfattive e gustative, mentre la sua mente si dibatteva tra il senso di rimorso, la colpa, la sconfitta.
Un corpo ha una sua coscienza, separata da quella della mente; una sua voce, che solo la mente sente ed è un costante negoziare, combattere, blandire, decidere. Vittoria e sconfitta si fondono in ogni individuo e si nascondono alla vista degli altri.
E allora buona discussione tra voi e voi, buona negoziazione e, soprattutto, buon appetito: noi vi tentiamo con lo




Strudel di ciliegie

Ingredienti

per la sfoglia:
300 g. farina
50 g. burro
un uovo
un cucchiaio di zucchero
mezzo bicchierino di grappa
pangrattato
acqua q.b.

per il ripieno:
1 kg. di ciliegie
150 g. di zucchero
due cucchiaini di fecola di patate
acqua q.b.

Preparazione

Mescolate la farina, lo zucchero, l'uovo, il burro lasciato ammorbidire e la grappa, aggiungendo acqua tiepida quanto basta a rendere l'impasto morbido e lavorabile. Formate una palla e fatela riposare in un luogo caldo per almeno 30 minuti (potete anche lasciarla su un tagliere, coprendola con una pentola a fondo spesso precedentemente scaldata).
Per il ripieno, lavate e denocciolate le ciliegie e mettetele in una padella con lo zucchero. Fatele cuocere per circa 10 minuti o comunque fino a quando il liquido che si forma si sia asciugato. Lasciate raffreddare.
Stendete l'impasto formando una sfoglia sottile rettangolare, spolveratene la metà di pangrattato, copritela con la composta di ciliegie e arrotolatela, avendo cura di sigillare bene le estremità per evitare la fuoriuscita dell'impasto durante la cottura. Spennellate la superficie con del burro fuso o con il tuorlo di un uovo battuto.
Scaldate il forno a 200 gradi, infornate e lasciate cuocere per circa 25-30 minuti.
Servite lo strudel tiepido, spolverizzato di zucchero a velo, eventualmente accompagnato da panna montata, crema chantilly o gelato alla vaniglia: dipende da chi ha vinto l'ultimo round.